La storia

LA SCELTA DELLA FONDATRICE AVV. AMELIA TOMMASINI BISIA

Amelia, nata a Trento il 10.10.1968, ha esercitato la professione d’avvocato, come civilista, dapprima a Trento poi, dal 2001, a Bologna, dove ha fondato un proprio Studio in centro storico vicino alle due Torri. Ha esercitato attivamente la professione fino al 2013. Contemporaneamente ha svolto attività giornalistiche in vari ambiti della comunicazione, senza mai perdere i contatti con Trento.
Con il padre, Carlo, ha fondato nel 2007 a Montagnaga di Piné il Museo del Turismo Trentino presso lo storico Albergo Alla Corona. Dopo l’infanzia a Piné si è trasferita nel 1982 a Trento dove la madre Bruna Giovanna Bisia esercitava la professione di farmacista.

Ha frequentato il Liceo classico “Prati” di Trento dal quale ha ereditato il rigore nello studio e la passione per le lettere, che ha sempre coltivato fino ad essere incaricata dal quotidiano l’Adige a svolgere il ruolo di critico letterario per le recensioni della pagina “Cultura & Società” dal 1993 al 1998. Per RAI – RADIODUE ha curato dal 1991 un programma sulla poesia trentina in lingua, un format che ha rivisitato e ampliato, con varie escursioni nella letteratura nazionale e internazionale, dal 2008 al 2013 su RADIO DOLOMITI, dopo aver compiuto, sempre in Trentino, varie esperienze radiofoniche a RTT.
Per tre anni, dal 1991 al 1993, a Trento ha fatto pure giornalismo televisivo presso l’emittente TCA e, per coronare le proprie esperienze radiotelevisive, dal 2000 al 2003 ha collaborato a Roma con il Centro LAB (Laboratorio di Giornalismo e Tecniche Audiovisive affiancato ai giornalisti RAI).

Motivazione della professione d’avvocato, come di quella giornalistica, è stata sempre l’attenzione per l’uomo, nelle sue infinite diversità e potenzialità, e la ricerca dei bisogni umani più profondi, unita alla necessità di darvi una risposta efficace e mai banale. Bisogni umani che ha visto sempre più dolorosamente schiacciati da una galoppante corsa verso le derive estreme dell’individualismo e del materialismo, Ne ha sofferto molto, vivendo in molte occasioni in prima persona situazioni di emarginazione e indifferenza, sia negli ambiti lavorativi che nelle relazioni interpersonali: “Se domina ‘individualismo, l’egoismo arrogante, l’opinione soggettiva continuamente mutevole e l’interesse utilitaristico, il prodotto non può che essere una socialità e una società fittizia, dove la falsità è spacciata per verità e il cinismo è travestito da libertà.

E laddove c’è la perdita del rispetto del valore e del senso dell’uomo, l’affermazione dei diritti umani è mera retorica. “A fronte di questa “pseudocultura” dominante e devastante non basta “una toga da avvocato”, non bastano le leggi. “…Se si vive nella vuota apparenza e i rapporti fittizi prendono il posto dell’autenticità, andrà in scena una qualche recitazione, ma non la vita vera. …Non ci potrà essere giustizia se non nel coraggio della verità. E non ci sarà crescita della società nella giustizia se dal mondo vengono bandite l’umiltà e la misericordia, se si annulla la carità intesa come amorevole attenzione per l’altro, per qualsiasi altro da sé.”

Guai se è bandito, murato fuori dalla vita L’AMORE, dono gratuito e perdono, il bisogno primo di ogni uomo e segno della sua altissima dignità spirituale. Dalla forza dello spirito, che ha sede nell’anima, discende la vera bellezza, la vera libertà. Per richiamare l’uomo alla sua bellezza e dignità è dunque necessaria e urgente la riscoperta piena della spiritualità nella carità. Non la mera erudizione, ma la cultura, che è conoscenza ed educazione al rispetto per l’uomo, può portare su questa strada. …Cultura significa massima apertura di mente e cuore con gratuità e generosità, accoglienza vera di sé e del diverso da sé ed è per questo altissima sintesi d’AMORE. Ecco perché a 45 anni Amelia ha deciso di cambiare la sua vita. Ha dato impulso a una “Fondazione per la Cultura”, a cui ha donato ogni suo bene materiale.

Ha quindi salutato la toga d’avvocato, predisponendosi ad accoglierne una più impegnativa. Abbracciando con tutto il cuore la spiritualità, per difendere la causa dell’Amore fatto uomo, per donarsi totalmente ad Esso e farne ragione di vita, con gioia e amore, per il bene di tutti. “La letteratura, la “parola dell’uomo”, l’amore e l’attenzione per l’uomo, assieme alla maturazione che porta il dolore, mi hanno spinta a scoprire e ad amare la Parola di Dio e Dio stesso. Come si legge all’inizio del Vangelo di Giovanni: “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.”

TESTO DI CONFERIMENTO CITTADINANZA ONORARIA COMUNE BASELGA DI PINE’ – MARZO 2018

Proponiamo di conferire all’Avvocato Tommasini Bisia, nata a Trento il 10/10/1968 la cittadinanza onoraria del comune di Baselga di Pinè, per la sua opera di promotrice della cultura, attenta ai valori sociali e di giustizia, che con estrema generosità ha saputo donare se stessa e tutti i suoi beni al prossimo, rappresentando un esempio importante per tutti noi.

Nel 2008 ha fondato a Montagnaga il Museo del Turismo Trentino all’ex-albergo Alla Corona e nel 2014 ha donato tutto ciò che in esso vi è contenuto al comune di Baselga di Piné. Tale gesto di generosità permetterà alla nostra comunità di fissare nel tempo e nella memoria i ricordi di una vicenda storica ed economica, quella relativa al turismo, che ha radici profonde e che connota in modo importante il nostro territorio. La motivazione per il conferimento della cittadinanza all’avvocato Tommasini Bisia consiste anche e prima di tutto nell’esempio che ci ha saputo fornire dell’amore per la cultura e per il prossimo in particolare per la formazione delle giovani generazioni, collaborando, attraverso la sua fondazione, con l’Amministrazione comunale per il finanziamento di iniziative culturali e con l’Ordine degli Avvocati della provincia di Trento per la costituzione di borse di studio per giovani avvocati impegnati in ambito sociale.

Vediamo attraverso queste note biografiche chi è l’avvocato Amelia Tommasini Bisia:
– nasce a Trento il 10/10/1968 figlia di Carlo Tommasini, proprietario dell’albergo Alla Corona di Montagnaga e di Bruna Bisia, farmacista a Trento, figlia a sua volta di Edoardo Bisia che fu il primo commissario del governo del Trentino Alto Adige.
Dopo aver frequentato le scuole dell’obbligo a Baselga
– nel 1987 consegue la maturità classica al Liceo G. Prati di Trento e nel 1998 la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Trento con votazione 100/110.
Dal 1998 al 2012 frequenta numerosi corsi di specializzazione relativi alla sua professione di avvocato, in particolare nell’ambito della mediazione-conciliazione.
Dal 2001 al 2003 frequenta il Centro LaB di Roma (laboratorio di giornalismo e tecniche audiovisive) maturando importanti esperienze presso l’Istituto di Stato per la cinematografia e la televisione “Roberto Rossellini” a fianco di giornalisti R.A.I. come Pino Scaccia, Vincenzo Mollica e Andrea Purgatori.
Divenuta avvocato a Trento, dopo aver ivi superato l’Esame di abilitazione professionale, si è iscritta dal 2007 all’Ordine degli Avvocati di Bologna. Ha esercitato continuativamente fino al 2013 l’attività forense sia a Trento che a Bologna, città dove ha fondato dei propri Studi professionali, occupandosi principalmente del settore della contrattualistica, del recupero dei crediti, della responsabilità civile e delle successioni. Ha svolto arbitrati in materia contrattuale.
Dal 2011 è stata mediatrice/conciliatrice in vari Organismi di Mediazione a Bologna e a Trento.

In ambito giornalistico e delle comunicazioni:
– ha esordito a RADIO DOLOMITI come dj nel 1990 e poi nel 1991 a R.T.T.;
– dal 1991 al 1992 per la R.A.I. ha redatto i testi e condotto il programma TRENTINO CULTURA per Radiodue;
– dal 1991 al 1993 ha lavorato come giornalista nella redazione televisiva di T.C.A.;
– dal 1993 al 1998 è stata collaboratrice della pagina Cultura e società del quotidiano L’Adige di Trento, scrivendo recensioni nelle seguenti materie: letteratura, filosofia, storia e diritto;
– dal 1999 al 2000 è stata ideatrice e redattrice di una serie di pezzi di approfondimento sul tema “Guerra e letteratura nel Novecento”:
– dal 1999 al 2001 è stata curatrice della rubrica culturale di R.T.T. “Kalèidon” e del programma di varietà e di intrattenimento “Sabato insieme”.
– nel 2002 ha collaborato a Roma con il giornalista de La Repubblica e docente di Scienze della Comunicazione Aldo Fontanarosa;
– nel 2003 ha redatto pezzi di commento alla cronaca giudiziaria per il quotidiano Il Domani di Bologna;
– dal 2008 al 2013 è stata ideatrice e curatrice della rubrica letteraria “Viaggio nella scrittura”, volta a creare un dialogo tra la letteratura locale, nazionale e internazionale e a stimolare la partecipazione attiva degli ascoltatori con i loro scritti creativi più belli.
– nel 2007 è stata ideatrice e co-fondatrice assieme al padre Carlo Tommasini del Museo del Turismo Trentino a Montagnaga di Piné.
– dal 2007 fino al 2014 è stata curatrice del Museo del Turismo Trentino all’ex-albergo Alla Corona di Montagnaga.

Ha collaborato con la rivista “Uomo città territorio” producendo articoli legati a tematiche di attualità cultura e letteratura.

L’avvocato Tommasini Bisia ha voluto con estrema generosità donare la sua vita a Dio e al prossimo dedicandosi alla preghiera e donando i suoi beni alla cultura, “non alla mera erudizione ma alla cultura” come lei stessa ha avuto modo di dire “che è conoscenza ed educazione al rispetto dell’uomo”.
Uno dei primi progetti, frutto dei suoi desideri è già diventato realtà, si tratta di un progetto di grande spessore socio-culturale, ideato dall’ordine degli avvocati di Trento e condiviso anche dall’Ateneo e dalla Provincia, mirato all’applicazione dell’analisi economica del diritto penale e del criterio dell’efficienza al fenomeno dei reati in materia di stupefacenti nella realtà trentina.

Si tratta di una ricerca che ha come obiettivo principe l’analisi delle normative e degli strumenti che garantiscono meglio il recupero della tossicodipendenza e l’assenza di recidiva per i reati in materia di droga. Un lavoro importante anche in ambito nazionale che permetterà all’assessorato provinciale alla sanità di capire meglio come investire le risorse per avere risultati migliori anche sotto il profilo dei costi sociali.

L’avvocato Tommasini Bisia ha saputo dedicarsi completamente a due grandi passioni per la giustizia e per la cultura, prima attraverso la sua opera professionale e civile, poi attraverso la vita spirituale. Ora grazie alla fondazione da lei costituita potrà continuare a promuovere e inseguire quei valori che lei tanto ha amato e continua ad amare. Con il conferimento della cittadinanza onoraria si intende compiere un atto di riconoscenza sincera e non formale, compiuto dal Primo cittadino a nome di tutto il Consiglio comunale e dell’intera comunità.
Per tutti questi motivi si propone il conferimento della cittadinanza onoraria del comune di Baselga di Piné all’Avvocato Amelia Tommasini Bisia.

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